5 tombe per un medium - Il mostro dell'opera

Digitmovies presenta per la prima volta assoluta su CD le OST complete composte da Aldo Piga per i film “5 tombe per un medium” e "Il mostro dell'opera". “5 tombe per un medium” (aka “Terror creatures from the grave”), è un horror gotico girato nel 1966 da Massimo Pupillo, regista di altri 2 horror italiani degli anni’60 “La vendetta di Lady Morgan” e “Il boia scarlatto”. Il film, interpretato dalla regina del gotico Barbara Steele (“La maschera del demonio”, “I lunghi capelli della morte”), Walter Brandt, Mirella Maravidi, Alfredo Rizzo e da Luciano Pigozzi attore feticcio dell’horror italiano, narra la storia di un notaio (Brandt), il quale riceve una lettera da un dottore, studioso di occultismo, che lo invita nella sua villa per redigere un testamento. Nonostante la lettera sembri autentica, il notaio scopre dalla moglie e dalla figlia del misterioso dottore che il mittente è morto da un anno. Strane morti e fatti inquietanti portano il giovane all’agghiacciante verità sull’origine della lettera e sulla misteriosa morte del dottore. Massimo Pupillo realizza uno dei migliori gotici italiani degli anni 60; girato in uno splendido bianco e nero e ricco di suggestive immagini, come la bacheca degli arti mozzi che si animano e il sinistro cigolio dell’invisibile carro dei monatti annunciatore di morte. Pupillo firma il suo capolavoro horror dove l’orrore è più suggerito che mostrato. “Il mostro dell’opera” (aka “The vampire of the opera”) è uno dei primi film horror italiani diretti dallo specialista Renato Polselli. Girato nel 1964, interpretato da Giuseppe Addobbati, Marco Mariani, Gaby Blanc, Carla Cavalli, il film è conosciuto anche con il titolo “Il vampiro dell’opera”. Un gruppo di artisti affitta un teatro per le prove di uno spettacolo. Ben presto scoprono la presenza di un mostruoso individuo che semina terrore e morte decimando il gruppo. Alla fine il mostro verrà eliminato. Polselli, ancora ben lontano dai suoi capolavori pop-psichedelici come “Riti, magie nere e segrete orge del trecento” e “La verità secondo Satana”, riesce a realizzare un buon gotico, forte di un’ottima location (il teatro e i suoi sotterranei) e di un’ottima fotografia in bianco e nero, nonostante il budget ridotto ed una storia che richiama elementi dal capolavoro di Gaston Leroux “Il fantasma dell’opera”. Per questo nostro CD (TT 73:14) abbiamo utilizzato i master tapes mono delle recording sessions originali. Aldo Piga ha scritto due commenti sinfonici che strizzano l’occhio a quelli della Britannica Hammer e dell’Americana AIP di Corman con interventi violenti dell’organico che fanno da sottofondo a scene di terrore puro, alternate a momenti di mistero. Entrambe le OST sono dominate da un tema principale di sapore antico, quasi celtico. Nel film “5 tombe per un medium” si sente una versione di questo motivo eseguita da una bambina, ma sul master esiste solo quella interpretata da una voce femminile adulta cantata in italiano e in inglese. Il M° Piga riprende questo suggestivo tema col basso in chiave ballabile nei “Titoli di coda” e le sue versioni alternative nelle bonus tracks, cioè le basi musicali pensate forse per una canzone su un disco che poi non vide mai la luce in quei giorni. Per “Il mostro dell’opera” l’autore ha utilizzato la sega musicale e il theremin, tipico sound nel Cinema Horror del passato per descrivere scene di tensione e paura, alternate a ballabili da nightclub. Come bonus track includiamo un raro e suggestivo take in stereo di theremin.