I Mongoli

Digitmovies, in occasione del centenario della nascita del compositore Mario Nascimbene, è lieta di pubblicare, per la prima volta assoluta su doppio CD, completa e in full stereo, la OST per il film epico “I Mongoli” (aka “The Mongols”) diretto nel 1961 da André De Toth ed interpretato da Jack Palance, Anita Ekberg, Antonella Lualdi, Franco Silva, Roldano Lupi, Pierre Cressoy, Gianni Garko, Gabriella Pallotta, Gabriele Antonini, George Wang, Lawrence Montaigne, Mario Colli. Mentre l'esercito dei Mongoli, comandato da Gengis Khan (Lupi), preme sull'Europa, a Varsavia viene convocata d'urgenza una Dieta di principi che stabilisce di riconoscere agli invasori il possesso delle terre già conquistate, purché rinuncino al loro progetto di invadere altre terre. L'incarico di trattare con il nemico viene affidato a Stefano di Cracovia (Silva). Ogotai (Palance), il figlio di Gengis Khan, rifiuta ogni proposta di pace; la sua consigliera, la bella e spietata Huluna (Ekberg), cerca di uccidere Stefano. Scampato all'attentato, il principe di Cracovia decide di andare da solo alla ricerca del campo di Gengis Khan. Ferito e affamato, Stefano vaga per i territori mongoli, fin quando si trova al cospetto dell'imperatore. Gengis Khan è disposto a trattare la pace, ma il figlio Ogotai, deciso a conquistare l'intera Europa, lo uccide. È la guerra! A Stefano non rimane che attirare i Mongoli in un tranello. Mario Nascimbene ha scritto uno dei più imponenti commenti della sua lunga e fortunata carriera, affidato all’esecuzione di una grande orchestra sinfonica e coro sotto l’esperta direzione di Franco Ferrara. All’epoca il M° Nascimbene selezionò materiale in stereo per un possibile 33 giri (18 tracce con una durata di circa 35 minuti) che mai vide la luce. Per questo nostro doppio CD, abbiamo potuto accedere ai master tapes in full stereo della recording session originale, che ci hanno permesso di usare ogni nota registrata, con un totale di 120 minuti circa. Come l’autore racconta, nella sua autobiografia ufficiale “Mario Nascimbene, Musicista malgrè moi” pubblicata nel 1992, che per creare dei suoni orientali nuovi e particolari, Nascimbene e Ferrara frequentarono per un certo periodo supermercati provando, nei reparti stoviglie, tutte le pentole e tegami con differente tonalità (tra lo stupore delle massaie che non capivano cosa facessero quei due distinti signori, in una zona prettamente per casalinghe) che sarebbero state usate come strumento nell’orchestra. Il risultato finale è decisamente affascinante e queste pentole, integrate all’organico, creano un’atmosfera davvero esotica. L’autore alterna un eroico tema principale a violente musiche da battaglia, a temi romantici e a balletti di corte. Un recupero doveroso nei confronti dell’Arte Musicale del grandissimo Mario Nascimbene.