L'etrusco uccide ancora

Digitmovies è lieta di pubblicare per la prima volta, completa e in full stereo, la OST di Riz Ortolani per il film “L’etrusco uccide ancora” (aka “The dead are alive”), diretto nel 1972 da Armando Crispino ed interpretato da Alex Cord, Samantha Eggar, John Marley, Nadja Tiller, Enzo Tarascio, Horst Frank, Enzo Cerusico, Carlo De Mejo, Daniela Surina, Vladan Milasinovic, Christiane Von Blank, Mario Maranzana, Wendy D'Olive, Pier Luigi D'Orazio, Ivan Pavicevac. Durante il “Festival dei Due Mondi” a Spoleto, cui partecipano anche l'anziano direttore d'orchestra Nikos Samarakis (Marley), sua moglie Myra (Eggar), il loro figlio Igor (De Mejo) e il coreografo Stephen (Frank), un loro amico; l'archeologo americano Jason Porter (Cord) scopre, presso la necropoli di Tarquinia, un terrificante affresco che raffigura un sacrificio umano di una giovane coppia, dipinto dallo stesso Tuchulcha, la divinità etrusca della morte. Poco tempo dopo altri due fidanzati vengono barbaramente assassinati in un’altra tomba, dove si erano nascosti per fare l’amore. Sulla scena del crimine il commissario Giuranna (Tarascio) è attratto da un paio di scarpette da ballerina lasciate sul luogo, inizialmente sospetta del coreografo, ma poi l’uomo si rivela innocente. La maledizione del malvagio dio Etrusco colpisce ancora, e questa volta le sue vittime sono Igor e la sua ragazza Giselle (D’Olive); il giovane però sopravvive, ma essendo gravemente ferito non può collaborare alle indagini. Il commissario scopre che in passato, l’archeologo americano Porter aveva avuto una relazione con Myra Samarakis e che a quel tempo, in preda all’alcool, aveva tentato di uccidere la donna. Anche Porter viene scagionato dopo che un custode della necropoli etrusca viene ucciso. Anche il direttore d’orchestra muore improvvisamente in circostanze misteriose, lasciando una confessione dove dichiara di essere lui l’autore di tutti i delitti. Sarà Porter, non convinto della cosa, a far luce sulla verità. Per la realizzazione di questo progetto, che da anni era nel cassetto, ma che solo ora si concretizza, grazie all’approvazione dell’autore, sono stati utilizzati i master tapes stereofonici di prima generazione della recording session originale in perfette condizioni. Riz Ortolani ha scritto uno dei temi più belli della sua lunga e fortunata carriera: un arioso tema d’amore in chiave pop che viene ripreso nell’arco del film (Tr.1, Tr.3, Tr.5, Tr.8, Tr.10, Tr.12, Tr.14, Tr.16, Tr.18) ed alternato a drammatiche atmosfere di suspence e di mistero (Tr.2, Tr.4, Tr.6, Tr.7, Tr.9, Tr.11, Tr.13, Tr.17), che perfettamente descrivono emozionalmente la tensione della storia, ed a musica Lounge (Tr.15). Un capolavoro di OST che meritava assolutamente di essere recuperata e preservata su CD, in onore dell’Arte Cinematografica del regista Armando Crispino e dell’Arte Musicale del compositore Riz Ortolani.