Justine

La colonna sonora:

Anche per questo film, Jess Franco affidò la colonna sonora al M° Bruno Nicolai, dopo “99 donne”, e per i successivi: “Les chauchemars naissent la nuit”, “Il trono di fuoco”, “Eugenie”,  Il conte Dracula”, “Dracula contro Frankenstein”, “I desideri erotici di Christine”, De Sade 2000”, “Violenze erotiche in un carcere femminile”. 

Bruno Nicolai (1926-1991) compositore e direttore d’orchestra diresse numerose colonne sonore di Ennio Morricone, Carlo Rustichelli, Luis Bacalov e Nino Rota. I suoi lavori più famosi sono le musiche per i film di Jess Franco, per i thriller “La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, “Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?”, “Tutti i colori del buio” e per i western “Corri uomo corri”, “Gentleman jo… uccidi” e “Buon funerale amigos! paga Sartana”.

La colonna sonora di “Justine” uscì su vinile nel 1969 (Gemelli 10013) con 18 tracce per una durata di minuti 32:53 e stampato su cd nel 1997 con le stesse tracce e stessa durata, su etichetta Edi-pan (PAN CD 2503). Per questo nostro cd abbiamo avuto accesso ai master tapes originali, inserendo tutto il materiale registrato per il film con un totale di 27 tracce e una durata di minuti 56:25.

La trama:

Il Marchese De Sade (Kinski) trascorre le giornate tra deliranti visioni che gli ispirano il manoscritto del romanzo dedicato alle avventure di Justine e Juliette, due giovani sorelle che vivono nella Francia del XVIII secolo.

Rimaste improvvisamente orfane, Justine (Power) e Juliette (Rohm) sono costrette ad abbandonare il collegio. Le loro strade si dividono: la bionda e viziosa Juliette va a lavorare a Parigi nel bordello di Madame de Buisson (de Lirio), fino a diventare la mantenuta di un Conte.

La mora Justine si stabilisce a casa di Monsieur du Harpin (Tamiroff), lavorando come sguattera, ma quando rifiuta le avances di Monsieur Derroches (Re) viene accusata ingiustamente di furto e mandata in prigione e condannata a morte. Evasa in modo avventuroso al seguito della Dusbois (McCambridge), la più celebre delinquente di Francia, Justine durante la fuga, ha la fortuna di imbattersi nel romantico pittore Raymond (Leipnitz), che la ospita nella sua casa.

Ricercata dalle guardie, Justine deve abbandonare il nido d'amore e nascondersi nel palazzo del marchese de Bressac (Frank), dove lavora come cameriera personale della marchesa. Il marchese, omosessuale, uccide la moglie e si libera della cameriera, non prima di averle impresso a fuoco sul petto la lettera "M", che al tempo costituiva il marchio dell'infamia.

A Justine non resta che cercare ricovero in un convento, dove è accolta molto affettuosamente dal fratello Antonin (Palace) e dai confratelli. I frati tuttavia si rivelano ben presto un manipolo di sadici e iniziano a sottoporla a torture, come fanno da tempo alle altre giovani ospiti del convento.

Approfittando di un incendio, Justine fugge di nuovo, ma è intercettata dalla Dubois, che la costringe ad esibirsi nuda su un carro teatrale. Ma durante lo spettacolo, alla vista del marchio dell'infamia, il pubblico la addita come assassina. Justine è sul punto di essere arrestata, quando interviene a sorpresa la sorella Juliette, che chiede al suo amante di farla liberare all'istante.

Così, concluse le rispettive avventure, Justine e Juliette si riuniscono e Justine riesce a coronare il suo sogno d'amore con il pittore Raymond, suo futuro sposo.

Il film:

Diretto nel 1969 da Jesús Franco.

Interpretato da: Romina Power, Maria Rohm, Klaus Kinski, Carmen de Lirio, Akim Tarmiroff, Gustavo Re, Mercedes McCambridge, Horst Frank, Harald Leipnitz, Jack Palance.

La sceneggiatura, firmata dal produttore Harry Alan Towers, fu tratta dal racconto “Justine” del Marchese de Sade.