Violentata sulla sabbia - Bella di giorno moglie di notte

Questo CD, della durata totale di minuti 73:03, deriva dai master tapes in stereo delle recording session del 1971. Gianfranco Plenizio ha composto due commenti orchestrali eleganti, dalle atmosfere lounge, dove strumento solista è la voce di cristallo di Edda Dell’Orso. I tema principali delle rispettive protagoniste dei due film: Vanina e Paola, vengono riprese, alternate a passaggi misteriosi e di suspence e ballabili beat, talvolta di sapore latino. Di “Violentata sulla sabbia” la C.A.M preparò un 33 giri di sonorizzazione che mai vide la luce.

VIOLENTATA SULLA SABBIA

Regia e cast:

diretto nel 1971 da Renzo Cerrato ed interpretato da Carole André, Kiki Caron, Angelo Infanti, Marisa Solinas, Giustino Durano, Tiberio Murgia, Claudio Trionfi, Renato Terra, Pietro Tordi, Bruno Alias, Luigi Barbini.

La trama:

Due ragazze giovanissime, Vanina (Andrè) e Juliette (Caron), giungono in Sardegna per un periodo di vacanza. Lo scarso denaro di cui dispongono, la carenza di alloggi e il desiderio di trascorrere una vacanza insolita, le inducono ad alloggiare presso l'umile casa di un pescatore. Nella mente di Vanina si riaffaccia in continuazione una tragedia vissuta quando era ancora bambina: alcuni banditi fecero irruzione nella sua casa, dove violentarono e uccisero la madre. Rimasta sconvolta e inibita, Vanina è convinta di potersi concedere all'amore soltanto in modo brutale. La sua prima esperienza d'amore avviene infatti sulla spiaggia deserta, secondo un rituale da lei minuziosamente predisposto ed imposto all'occasionale compagno. Dopodiché, liberata dalle sue ossessioni; lascia l'isola in compagnia di Juliette.

BELLA DI GIORNO, MOGLIE DI NOTTE

Regia e cast:

diretto nel 1971 da Nello Rossati ed interpretato da Eva Czemerys, Nino Castelnuovo, Pietro Torrisi, Giulio Baraghini, Ennio Biasciucci, Fernando Cerulli, Vincenzo Liberti, Franco Marletta, Carla Mancini, Anna Miserocchi, Renato Panciroli.

La trama:

L'affascinante Paola viene trovata accanto al cadavere del marito Giorgio, con la pistola ancora fumante nella mano. Condotta al commissariato, la donna rievoca la propria vita dal giorno del matrimonio a quello della tragedia. Giorgio, impiegato nel settore pubblicitario, era un giovane brillante che, però, stentava ad affermarsi definitivamente. Allo scopo di aiutarlo, Paola aveva trovato un lavoro presso la galleria d'arte di una certa Anna, la quale, dimostrandole amicizia e simpatia, l'aveva indotta ad acquistare, con pagamento dilazionato nel futuro, diversi abiti lussuosi che le avrebbero consentito di ben figurare nei ricevimenti offerti da Giorgio per affermarsi. Un giorno, però, giunto il debito di Paola a una cifra considerevole, Anna l'aveva posta di fronte all'imposizione di un saldo immediato, proponendole come alternativa la prostituzione. Anna aveva accettato quest'ultima proposta, ricavando ben presto dalla sua turpe attività notevoli proventi. Quando si rende conto che il marito era al corrente di quanto ella credeva di compiere a sua insaputa, e che anzi ne approfittava per soddisfare le sue ambizioni, ella reagisce uccidendolo.